Il cibo è da sempre stato una fonte inesauribile di ispirazione nel mondo dell’arte e, quello che riguarda l’alimentazione, diventa preziosa fonte di ispirazione per pittori e scultori che hanno riprodotto cibi, bevande, tavole imbandite, cucine ricche di utensili, dispense colme di ogni ben di Dio!
Partendo dalle scene di caccia dei graffiti preistorici, passando dai mosaici pompeiani e bizantini, fino alle opere più famose del Rinascimento come “L’ultima cena”, il cibo ha sempre occupato un posto di rilievo , destinato a comunicare all’osservatore gli usi del tempo.
In un affresco, proveniente dalla chiesa di Santa Maria Immacolata a Ceri (Cerveteri), si possono notare i salumi che fin dai primi secoli del Medioevo venivano appesi in cucina o in appositi locali ad asciugare, come viene anche testimoniato da altre opere, documentando così oltre all’uso, una vera e propria pratica legata alla loro produzione.
In tante nature morte e rappresentazioni di banchetti possiamo notare la presenza di salumi ma è Edouard Manet nel 1880 che rende protagonista di una sua opera un prosciutto, tra lo scintillio di un piatto d’argento e l’elegante coltello in avorio.
La raffigurazione dei cibi è per noi un immenso catalogo di usi e costumi di civiltà e di epoche nel corso dei secoli oltre che di aspetti sociali.
E oggi?
Oggi il risultato di una ricetta ben riuscita piuttosto che un impiattamento al ristorante lo fotografiamo, lo pubblichiamo sui social e sul web e sarà questo quello che lasceremo delle nostre abitudini alimentari ai nostri postumi!